chiudere le ali in innocenti stanze, raccontare tutto il miele del mondo. chiedersi se sia possibile nascere in nuove forme d'ostilità preoccupate. pre-occupate. nebbie a fitte nello stomaco. dividere lo spartiacque di carta velina. ostilità neutrali che si aggrappano al senno. storie lunghe di spartitraffico. sentirsi di legno, da bruciare. cambiano venti razionati delle palafitte di stuzzicadenti. bandiere e cascate di coriandoli che cadono dalle finestre d'agosto all'alba. che non esce. sempre palle sono. che non si vede l'orlo ricamato in costume. anni ottanta. bamboline di ottone opaco. e non voglio nemmeno sentirle per scherzo ste cose io. cavalli strette da correre. raccolte ignobili si schegge, loro davvero opache, di inferni, di interni. viaggi al centro delle biciclette usate e rubate di corsa rompendo i freni dopo due minuti di discesa. bui da pestare volendo picchiare chi ha inventato il cielo di facce sconosciute. kamasutra neoromantico di macchinose canzoni d'ammortizzare in cliniche di plastica. 24mesi di passioni. non mi ricordo le tue mani pacificate con il mondo immobile delle gocce beatificate nei teli da mare, d'amare
10 agosto 2008
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