9 agosto 2008

manipoli in dolci attriti giovanili

pronti all'attracco. i manichini sono dentro o fuori le vetrine. i temporali indifferenti che rimangono in alto mare, innocenti prove d'assalto. micro onde sentimentali. i salti mentali, i salti mortali. per indossarsi in primavera. la stupida malinconia di natale a ferragosto. che tutti i giorni sono festivi sotto le tue tende. le vacanze mancate con la grande vecchia famiglia allargata. con la mia allagata. scendi che è pericoloso. onde d'urto, ad hoc. lipodemi al galoppo dietro ai treni. fughe verso l'estate inseguita nelle risposte invisibili. ago-sto. con i gnomi che ti tengono su il sorriso. scienze innaturali per paesaggi nostalgici.aggiungere e svuotare cantine nei loft dei partiti. accarezzarti le ginocchia, il gelato all'alba, rilanciare milioni al tramonto sull'arrivo in tirata. volate sulle nostalgie indirettamente dimenticate sotto le gelide pareti di cartine. volarsi attraverso, in picchiate testate alle mura. padri in barca e madri a casa. tremende stronzate. ferrovieri autonomi, tossicomani inchiodati alle poltrone elettriche. femministe represse che manifestano sul viale. cotte a puntino. temporali infecondi che tramontano sulle dune isteriche inondate da champagne. lavatoi intasati. piramidi nel texas. frigoriferi incazzati, have a good time, baciati dalla fortuna con la lingua. i tornado di cuoricini tormentati dai tramonti volgari cercati on-line. la mia faccia non ti dice niente, e non capisci un cazzo emerito. stage in progress. inglesismi inosservati, party di gomma e nomi denunciati alla buon costume, che ringhiano tutti i giorni festivi compresi. che lo stradello diventava volare sotto i sassi lanciati dal cielo. accontentarsi di inventare vite estemporanee. i tuoi dei sono scaduti in guerre ipocondriache contro stelle di terra stracotta e lacrime bruciate in due battiti d'occhio. volano mani atterrando in calde strade chiuse al traffico umano mentre ci facciamo pere di post-rock

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