nessuna invettiva potrebbe nascondere le ragioni estromesse dalla noia. sono parte delle ragionate situazioni che partecipano a me. volare dentro sabbie nobili. i pomeriggi passati in montagna, in rifugio, a correre su ghiacciai di convinzioni. infrazioni di campi magnetici che illudono i clown. dondolarsi nelle bretelle delle funivie. tramonti accecati. punti segnati al tavolo delle figure. prepotenze dietro le carezze a sud. a sud delle marianne. bozze salvate nelle cime colorate di nervate. i cieli azzurri che si dimenticano di cambiare colore. i mari invisibili che giocano a strega comanda dolore. mentre tutto si colorava in pace distese di ombre e luci di taglio..si ballava seduti nelle panchine in riva al lago che era oro al buio. mittenti di speranzose, domate e salate carezze. schiacciarsi infondo alle stive delle navi che portano ad orione. surf sulle code stradali in direzione sud. mentre corriamo ad occhi chiusi per affrontare i burroni intorno a capo nord. larghi nelle comodità, stretti nelle necessità di non dimenticarsi nelle case aperte. cuoricini sparsi come petali dietro ai tuoi occhi di neve sciolta. macchine di zucchero umido. dormire come vivere senza ricordarsi mai i sogni. basterebbero pochi giorni di pastello per raddrizzare la case bombardate di giorno, strette in abbracci simpatici, in abbracci crollati. non doverti spiegare il peso delle scelte, lasciarti andare per il giro del mondo in bici solo con la raccomandazione di usare ruote di cemento in mezzo ai deserti che incontrerai
12 agosto 2008
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