29 settembre 2008

alcun riscatto

per il viaggio di ritorno. che correremo a casa senza nemmeno respirare. lo so. gli scudi che si arrugginiscono. e non è che moriremo tutti, siamo già morti. e poi odio quando i miei bicchieri d'acqua diventano pozzi senza fondo dove cadono parole, pensieri e voglia di parlare ancora. ho tremendamente paura che cada dentro anche io. e mi hanno insegnato a fare i nodi ieri notte. che poi a letto galleggiava tutto, anche le noie. ho paura di me, di come sono. delle mie idolatrie dovrebbero restituirne la tracciabilità. che cada dentro anche tu. e poi mi distraggo facilmente con racconti stupidi, pellicole che poi ti inseguono in parte, in momenti diversi. sarebbe troppo facile senza nessuna paura o paranoia. il contratto di casa e affittare la luna o il mare in tempesta. la musica che distrae senza dire nulla. forse la città è un qualcosa di oltre, forse tutti i fantasmi sono caricati positivamente, forse davvero esiste la pioggia e gli ombrelli e i discorsi che potevo risparmiarmi. mi riconosco sempre, riconosco sempre la mia parte in ostaggio dallo sfasciacarrozze, che non vale appunto -titolo- . e già ora mi inizia il raffreddore da una settimana che è autunno e servono martelli. le parole che stridono sul vetro troppo pulito e che non rendono più. prima pulivano. ora scorrono, come barche vuote, anonimamente nella corrente. e ti ascolto anche quando non parli

1 commento:

Anonimo ha detto...

stanca, ma non ho più fretta.queste settimane mi hanno diradata, sfasata senza dubbio polemizzata. penso che la bambina abbia molto riflettuto prima di dormire sul fatto che forse può provare a saltare.solo provare.non le piace rimanere a mezz'aria tra gocce di ruggine.penso che abbia riflettuto molto sul colore della cucina xke nn è un dettaglio.. lo scoprirai.odio drammatizzare e c'è un antidoto contro l'esser burberi l'ho scoperto oggi e ancora t'ho pensato più forte.ma poi non te l'ho detto.
stanca morta davvero adesso..ma commento solo perchè tu stai leggendo adesso cosi che io possa vedere i tuoi occhi per questo istante. eccoli.nerissimi e bui eppure cosi pieni di note e lettere. nerissimi e bui sono uguali. eccoli.