18 ottobre 2008

asteroidi in subaffitto dalla mia seconda persona

che bruciano interi giorni. e non so niente di quello che succederà stasera, di come sarà la musica. e innocentemente ora piango. solo ora. mentre prima trasformo parole in fuoco. brucia anche casa mia e niente dentro. bruciano tutte le carte con niente dentro. niente dentro la mia testa che galleggia. ho sognato il mare, un suo quadrato, e ci galleggiavano tanti ritratti di gente che non conoscevo e affannosamente cercavo, dovevo cercare il mio, e niente. nemmeno mi ritrovo dopo un naufragio. riesco davvero a mettere nebbia. in realtà sono io e non tu. la gravità delle parole che cadono dalle mie mani di sabbia. enormi case di carta, enormi fuochi privati. puniti come conviene. e mescolo carte di mazzi diversi. che a me fa meno male. che io ricordo. che non mi bastano mai. e nemmeno poco. la scaltrezza delle mie stronzate sta nel continuare a galleggiare e cercare di confondersi per un po'. come il resto intorno. tutto quello che precipita dalla mia bocca seppellisce domani. e vorrei essere muto per non farti del male. che la maturità me la sono fumata. e dovrebbero essere incorniciate le mie malattie. non riesco a non essere vivo se mi dimeno meno. e si sentono le casse. e la coscienza di me l'ho persa anche ieri sera. perché sto male. perché credo di essere inefficace e insufficiente. che sorridono le strade, ma perché non mi conoscono. vado a feste che non mi appartengono. e rinnovo la richiesta di ferie. che magari mi prendono al circo e divento schiavo di una vacanza. divento schiavo della vita. che già sono schivo. e mi rintracciano anche sotto terra e poi sfottono. che si sentivano le risate nervose da sopra dicono. e così mi beccano. i solchi nel mio viso, dentro la bocca, dietro la lingua. tutto pronto a colate di cemento che rilasserebbe un po' tutti. chiudimi fuori stasera, che forse staremo meglio tutti. che non merito altro che di stare per strada, ti lascio anche le chiavi della macchina. che scappiamo al parco e dovresti odiarmi, che scappo al parco da solo e vorrei odiarmi da solo. che scappiamo in australia e ci odieranno anche le piante di là

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