conto tutti i nidi da vicenza a casa. sugli alberi affianco all'autostrada. con quei segnali che non cambiano direzione e opinione. tutte le centinaia di migliaia di frasi e parole dimenticate. la neve e alles sehen. tutti quei sorrisi contraffatti. controfattuali. quando dormiamo piano dentro la macchina. incidendo piano sui nostri profili e sulle nostre proprietà impersonali. come per disincanto. la periferia della campagna emiliana. il profilo delle fabbriche di domenica. il plausibile manipolato dalle tue mani sottili. c'era tutto un programma fottuto che non abbiamo avverato. viaggi negli stati che non sappiamo essere falliti. portami a casa tra le tue braccia e fotografa l'atomo di quell'attimo. immersi nella nostra storia con un finale schizofrenico. gli assaggi e i massaggi interiori. integrali. i tempi lunghi. la messa a fuoco. tommaso che non è più a new york. i battiti irregolari, senza il tuo permesso di soggiorno. ti ho mangiato piano e non hai detto niente di particolarmente casto. come quando fuori non piove e mi sfiori la bassa impressione di gennaio. con tutte quelle pagine strappate. tutti quei fiori decaduti anche se non li avevamo nemmeno colti con gli occhi. le urla. le nebbia silenziosa che si raggela dentro i nostri respiri. i colori tramontati e rimini abbandonata. i racconti di venticinqueannifa senza nostalgia. le cose che non saprò mai e non alzi nemmeno gli occhi. i battiti quotidiani. il trapano che mi hai messo sulla gola. senza farci girare a vuoto niente, nemmeno gli occhi. gli arcobaleni incatenati. che sono un po' come noi e [ ]. ma non mi rialzi mai quando mi anneghi. tutti quegli omicidi. gli occhi prefabbricati. le inopportunità. le righe false. le depressioni incurabili della nostra penisola interiore. i ritorni infiammabili
8 marzo 2009
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