3 luglio 2009

il contorno del vento depurato

quando allaccio il cielo al tuo fianco. e la sera che sale dentro ad un colore viola. le assicurazioni precoci per le nostre infermità essenziali. la notte che si coagula non solo dietro al vetro. quando dici sempre di no o comunque smetti di dire si. il senso di discolpa. e la notte scorsa hanno colorato di nuovo tutta la città mentre dormivamo. il buio smette di essere timido mentre un gradino di scioglie. il profondo profumo della carezza. di quanto ci scansano le nuvole. fermavi anche le macchine per le conferenze prestampate della tv. le assicurazioni feroci. intanto perquisiscono di mattina e dormi sepolta in un campo di grano. il cielo di cenere al tuo fianco sembra quello di milano di mattina, ma in silenzio. quello che ti sorpassa nella testa. il tempo notturno e quello teatrale a ridere meno. ritrovandoci a non fumare fuori dell'ospedale. non ci possiamo correggere sequestrare in altri occhi più scivolosi. le canzoni di plastica e le mani disegnate addosso agli anni che corrono. la sabbia nella testa mentre cerco di non guardarti. hanno riciclato di tutto in banca. il sogno di bambina che non ha mai voluto dormire. il tetto di pioggia per quando torni a casa. ritrovandoci a spiegare ancora ma senza avere gli occhi per le mani. e non c'è nostalgia per le rissose calamità. s'abbandona senza colore la promiscuità elettorale. niente letto per cena e nemmeno per schivare altre nuvole di cera. è che siamo peggio dell'aria, burocraticamente diversi da un film in affitto forse. l'epilessia rimane una vegetazione spontanea. mentre adoro guardarti il blu ti fa smettere prima. il nostro condizionale riguardo alla cronaca. e chiamale se vuoi estorsioni, sempre per il vento deputato. la data di scadenza. in sogno mi chiedi sorridendo la strada per arrivare alla stazione. sei felice di andare come se non fosse successo niente

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