non possono esistere motivi anche solo lessicalmente "buoni" per dimenticare. e sopravvivi al traffico d'organi. anche solo andando nel senso contrario delle cose, senza abusare di mezzi termini. mezzi termini pubblici. o pubblicizzati insieme ad una prospettiva migliore e migliorata della nostra infedeltà alla linea. pur andandotene via uscivi dal comune concetto di corsa. e anche da quello della rincorsa. la tua eleganza mattutina presa al volo più volte. abusando quindi del silenzio costituito mi confidavi eterne luci e schiavitù represse nel sangue. la de-purazione nelle "incidenze fuori percorso". fuori dal tempo massmedializzato disegneremo cornici migliori. letti che sono davvero una piazza. anche andando nel senso contrario delle case dopo la crisi. di nervi. la crisi delle nevi perenni coincide abbastanza. le mani strette e cucirmi. per scoprire il colore del sonno. le mani strette ai cuscini. "sei pollici" lo trovi divertente. dove rimangono stese le tue gambe. dove possono rimanere le stesse, anche le tue gambe. ritorsioni estemporanee. gli occhi di lampedusa senza ritorno
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la nuova congiuntura. quando a settembre ti tufferai di nuovo. in me starless. l'edilizia impopolare. il sonno pregresso che torna a galla. che laura legge sempre ad alta voce. e piano, come per chiarire e non perdersi ancora. quando rimanevi sola anche tu volevi scappare. i fantasmi che affogavano finalmente nei tuoi occhi. di notte quando le tue gambe portavano un fiore e io mi innamoravo in silenzio. la vita facile dei nemici legali. la forza di un pugno. rimanere in equilibrio tra te ed il freddo degli oceani aperti. sempre di notte ti svegliavi. tra poesie senza il burrone di neve. il corsivo fotografato male. il treno che sorpassa. mille baci ancora. rimanere in equilibrio tra te ed il freddo degli oceani scoperti e più larghi del loro sale. "dai vita alle carezze"/"prima che ti riduca a più miti consigli". i fantasmi che non affogavano più dentro il mio letto
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la nuova congiuntura. quando a settembre ti tufferai di nuovo. in me starless. l'edilizia impopolare. il sonno pregresso che torna a galla. che laura legge sempre ad alta voce. e piano, come per chiarire e non perdersi ancora. quando rimanevi sola anche tu volevi scappare. i fantasmi che affogavano finalmente nei tuoi occhi. di notte quando le tue gambe portavano un fiore e io mi innamoravo in silenzio. la vita facile dei nemici legali. la forza di un pugno. rimanere in equilibrio tra te ed il freddo degli oceani aperti. sempre di notte ti svegliavi. tra poesie senza il burrone di neve. il corsivo fotografato male. il treno che sorpassa. mille baci ancora. rimanere in equilibrio tra te ed il freddo degli oceani scoperti e più larghi del loro sale. "dai vita alle carezze"/"prima che ti riduca a più miti consigli". i fantasmi che non affogavano più dentro il mio letto
1 commento:
l'ho letto la prima volta e mi è sembrato quasi insignificante...l'ho riletto una seconda volta e lo trovo splendido..
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