14 luglio 2008

e ti presero fuoco i capelli

per gioco, come se fosse niente. e io sotto la pioggia a piangere sensi di colpa da seppellire nel cielo sconsacrato. come fa male sapere la verità che spiega lo schema delle sorprese. falle diventare come calcoli. ma come sempre regali anche un'alba. sapere che esiste, comunque tutto, qualcosa che al mondo sia "dolore non rivelato" e quindi puro, senza perdere la verità della vita nel suo fluire. come fai? mi ricordo quando non si cercavano le sere da perdere e le macchine facevano un castello come carte, e con un soffio si potrebbero spegnere le pareti della città e rendere tutto una pianura da passeggiare. come dimenticarsi da dove si è venuti e ricordarsi dove si voleva andare. come è strano perdere
il giorno, la sue aria e le sue manie, le noie...tutto diventa giallo e grandinano le lacrime dal paradiso

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