5 agosto 2008

stand by me (I tempo posticipato)

le vacanze fatte di volontario bene per l'anima, per pulirsi la coscienza, ma nemmeno quello, insensibile iniezione di bontà. che riempe i cuori, la testa, i ricordi con personali cartoline d'amore per il mondo, bei ricordi per impegnarsi e dirsi migliori. che fortuna le carte e le navi. ma siamo poveri no? e abbiamo i plasma. diciamolo a chi fa il becchino a 20 anni. lo farei al tuo cieco ottimismo io un funerale. che insofferenza le patine coscienziose. nemmeno a carnevale valgono questi giochi. la bambina chiama amore, e l'uomo risponde presente. che bella la bella stagione. "sei stata tutte le stagioni". mi si spegne il cervello dietro le quinte. che tanto ci sarà un palco. ti ci faccio un maglione arancione con il gomitolo del mio inconscio. srotolarlo è il problema. mi dispiace per le tue ragionevoli pacate mancanze. come tutti i giorni cancellami le rivoluzioni. nelle carceri delle costole. con i lividi che sembrano sistemi solari stampati nell'ombelico. l'unico livido che hanno le madri. altro che voglie. prendi la patente per le mie astronavi che salpano dalle tue favole e conquistano i vortici dei baci rubati, freschi dagli alberi, maturi come il sonno. sonno latitante e terrorista rosso, terrorista nero. macchia di sangue nelle innocenti parole che ascolto davanti al centro commerciale e davvero allora vorrei l'astronave. mi chiami domenica e lunedì piove. ti incontro nei viali alberati della mia notte_non_notte. il frontale poi lo faccio alle 8.30 di mattina con il cuscino bagnato ancora di vino. dammi ricche possibilità. partecipo ai mondiali di bestemmie atee, con la camicia zebrata dai copertoni di lui a marcia indietro. state fermi che riposo in pace, la mia cornice fischia e reclama pazienza. quiete nelle tue stanze domani mattina che tanto la mia musica ti parla d'altro, sordi come sardine sotto lsd, ma sempre in scatola..tu pensa che trip dal tuo vietnam. ****[che tanto il mio quadro è dipinto ad occhi chiusi e nulla s'avvera]

Nessun commento: