26 ottobre 2008

come se avessi ucciso qualcuno

effettivamente. che non respirava più secondo l'opinione comune. che sorrideva male e distorto, per noia reciproca con la gente non comune, secondo tutti. tuoni e saette nei suoi occhi sempre chiusi. e mi riprendo gli avanzi delle sue valigie fatte di fretta prima di dipartire. vietato fumare nei suoi occhi, e nelle loro orecchie. e sorridono tutti di tutto all'odore del formaggioposato, festa mesta che marcia dentro casa. come se fosse stato in realtà un suicida ad essere defraudato dalla propria vita

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